La FAO e l’UE lanciano un progetto da 15 milioni di euro per rafforzare la sostenibilità del settore forestale in Uganda

L’iniziativa è incentrata sulla legalità delle materie prime, sul miglioramento della capacità di trasformazione e sull’accesso ai finanziamenti.

©FAO/Marco Boscolo

Il progetto mira ad accrescere la qualità e il valore delle foreste piantate.

©FAO/Marco Boscolo

10/04/2024

Kampala/Roma - L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha lanciato un progetto da 15 milioni di euro (pari a 16,29 milioni di dollari) finanziato dall’Unione Europea (UE) per aiutare il settore forestale ugandese a dare un contributo più sostenibile all’economia e all’ambiente.

L’iniziativa, rivolta alle catene del valore del legname in Uganda, della durata di cinque anni e gestita dalla FAO, mira a garantire l’approvvigionamento sostenibile e a norma di legge di materie prime provenienti da foreste piantate, a migliorare la capacità di trasformazione e la domanda del mercato per i prodotti in legno e a migliorare la disponibilità e l’accesso a finanziamenti vantaggiosi.

Foreste a rischio

In Uganda le foreste sono sempre più minacciate da violazioni, deforestazione, disboscamento illegale e degrado. Nel 1990 circa un quarto del territorio del paese era costituito da foreste, ma nel 2017 la percentuale si è quasi dimezzata: appena il 13 percento.

“L’Unione Europea è orgogliosa del suo impegno costante a investire in modo significativo nello sviluppo dell’industria forestale commerciale ugandese. Mettendo a frutto gli sforzi collaborativi dell’équipe europea del partenariato e fornendo ulteriori finanziamenti per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti in legno, l’UE si impegna a incentivare la crescita di un settore solido e sostenibile affinché prosperi sia dal punto di vista ambientale che commerciale”, ha affermato Jan Sadek, ambasciatore dell’UE in Uganda.

Il progetto mira a incrementare la qualità e il valore delle foreste piantate promuovendo pratiche migliori e stabilimenti di trasformazione più efficienti che, a loro volta, accresceranno il valore aggiunto delle materie prime. Questo è un aspetto indispensabile per incentivare la conservazione e l’espansione delle risorse forestali, nonché migliorare i mezzi di sussistenza.

“L’iniziativa intende sfruttare il potenziale delle risorse forestali affinché l’Uganda possa contribuire in modo più sostenibile alla crescita economica inclusiva, all’impegno globale per affrontare la crisi climatica e la perdita di biodiversità e per promuovere l’emancipazione economica femminile”, ha dichiarato Antonio Querido, Rappresentante della FAO in Uganda. “Siamo lieti di poter collaborare con l’UE, il governo dell’Uganda e altri partner per portare avanti questo importante programma”, ha aggiunto.

Economia di scala

Un altro obiettivo è quello di ottenere un’economia di scala aggregando il maggior numero di piccoli silvicoltori e trasformatori di legname del paese.

L’accesso a finanziamenti vantaggiosi per piccole e medie imprese del settore del legname è un’altra sfida che l’iniziativa si prefigge di affrontare con corsi di formazione, consulenza gestionale e migliori collegamenti con il settore finanziario.

Con l’aumento della domanda di prodotti in legno a livello nazionale e regionale, è fondamentale, sia dal punto di vista economico che ambientale, che l’Uganda sviluppi una catena del valore del legname sostenibile che possa accompagnare il paese nella transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio. A tal fine, un requisito fondamentale è la lotta al commercio illegale di legname, che comporta notevoli perdite di gettito fiscale, e la costante dipendenza dal carbone utilizzato in molte aree urbane per l’energia, che contribuisce alla deforestazione.

“L’iniziativa, che fa parte del più ampio intervento nell’ambito del Partenariato per le Foreste tra UE e Governo dell’Uganda, è in linea con il programma nazionale di sviluppo del settore forestale, che intende incrementare il valore aggiunto delle risorse forestali, ridurre il degrado ambientale e gli effetti negativi del cambiamento climatico, migliorare il consumo delle risorse naturali per la crescita economica sostenibile e garantire la sicurezza dei mezzi di sussistenza”, ha affermato Alfred Okot Okidi, Segretario permanente del Ministero dell’Acqua e dell’Ambiente. “Il Ministero è orgoglioso di questa collaborazione ed è pienamente impegnato a svolgere il ruolo di coordinatore politico, normativo e tecnico richiesto dal programma”, ha aggiunto.

Ridurre la pressione sulle risorse naturali

La gestione sostenibile e rispettosa dell’ambiente delle foreste in Uganda consentirà di ridurre la pressione sulle risorse naturali, favorendo la crescita economica lecita e scongiurando la deforestazione.

Negli ultimi 15-20 anni, con il sostegno dell’UE, della FAO e di altri partner, nel settore forestale sono stati effettuati consistenti investimenti; pertanto si prevede una notevole crescita del volume di legname prodotto nei prossimi anni.

È fondamentale rendere più efficienti le catene del valore, affinché possano gestire l’offerta prevista, creare occupazione e nuove opportunità di reddito, e continuare a incentivare l’adozione di pratiche sostenibili per contrastare il disboscamento illegale.

La Divisione forestale della FAO gestisce oltre 200 progetti in 80 paesi e la FAO è tra i partner principali in programmi globali congiunti, come l’iniziativa Legno Sostenibile per un Mondo Sostenibile (SW4SW).

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