Dichiarazione di QU Dongyu, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura

FOOD FOR GAZA - Una Tavola rotonda per una riposta alla crisi umanitaria in Medio Oriente imperniata sulla sicurezza alimentare

FAO

Dichiarazioni alla stampa a seguito del lancio dell'iniziativa Food for Gaza.

©FAO/Giuseppe Carotenuto

11/03/2024
La FAO desidera esprimere al governo italiano, in particolare al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Onorevole Antonio Tajani, la propria gratitudine per avere avuto l’opportunità di partecipare, assieme ad altri partner, a questa strategica e tempestiva Tavola rotonda, per parlare della strada da seguire alla luce del deterioramento della situazione dell’insicurezza alimentare a Gaza e nelle regioni vicine.

Lo scorso venerdì, sono tornato da una serie di incontri in Giordania, Egitto e Algeria, dove ho conferito con capi di governo e ministri.

L’attenzione posta dal Governo italiano sull’emergenza alimentare a Gaza e il sostegno pratico assicurato alla FAO e ad altre agenzie sono fondamentali e lodevoli.

L’incontro odierno rappresenta un’importante iniziativa, che risponde alla necessità di sostenere gli sforzi di ripresa a Gaza e a contribuire al ripristino delle principali attività dei sistemi agroalimentari colpiti, fornendo agli agricoltori aiuti settoriali di emergenza per garantire la produzione alimentare.

Oggi è anche il primo giorno di Ramadan, per cui dobbiamo fare il possibile e usare tutti i mezzi a nostra disposizione per aiutare la popolazione di Gaza, che si appresta a osservare questa importante ricorrenza religiosa.

La FAO è venuta, oggi, a sostenere il Vice Presidente del Consiglio Tajani, così come negli ultimi 157 giorni ha fatto tutto quanto in suo potere per distribuire mezzi di produzione agricola fondamentali, come i mangimi animali, che consentono agli allevatori di mantenere in vita il bestiame e, da ultimo, avere latte per sfamare i bambini. In un secondo tempo, sarà necessario sostenere la produzione di alimenti nutrienti, tra cui pesce, frutta e verdura.

Abbiamo collaborato con il Governo italiano e con altre agenzie e apprezziamo il fatto che l’Italia abbia stanziato 7 milioni di dollari per finanziare la fornitura di cibo e fattori produttivi agricoli a Gaza, dove la disponibilità di cibo e l’accessibilità agli alimenti sono gravemente compromesse e dove agricoltori, pescatori e pastori non hanno i mezzi per produrre cibo.

Stiamo anche sostenendo l’Egitto, in quanto importante punto di accesso a Gaza, e facciamo affidamento sui nostri colleghi del Programma alimentare mondiale e di altre agenzie per raggiungere la popolazione di Gaza, dove il rischio di carestia aumenta di giorno in giorno.

I più recenti dati del sistema inter-agenzia di Classificazione integrata delle fasi della sicurezza alimentare (Integrated Food Security Phase Classification, IPC) mostrano una preoccupante traiettoria verso la fame, un rischio che interessa 378 000 persone. La maggior parte della popolazione si trova attualmente nella fase 3 dell’IPC (livello di crisi, o malnutrizione acuta), se non addirittura nella fase di carestia, una situazione sconvolgente, che richiede, da parte nostra, un intervento collettivo immediato.

La situazione più critica interessa il nord della Striscia di Gaza, dove l’accesso degli aiuti umanitari è più limitato.

Desideriamo rivolgere un plauso all’operato del Vice Presidente Tajani, che sta lavorando nel quadro del G7 per sostenere l’impegno a garantire un corridoio umanitario, facendo convergere tutti gli sforzi politici e coordinando le attività collettive che la comunità internazionale mette in campo, per alleviare le sofferenze dei civili e favorire la distribuzione degli aiuti di emergenza su larga scala.

La pace è la premessa per la sicurezza alimentare e il Diritto al cibo è un diritto umano fondamentale.

Grazie.
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