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Tsunami: la risposta ad una emergenza senza precedenti

PANORAMA

Tutte le agenzie con sede a roma hanno risposto immediatamente alla catastrofe senza precedenti dello tsunami che ha colpito i paesi asiatici nel dicembre 2004. in pochi giorni il PAM ha inviato migliaia di tonnellate di aiuti alimentari nella zona colpita dallo tsunami per evitare lo spettro della fame su larga scala. Gli sforzi del PAM si stanno ora indirizzando verso il recupero e la ricostruzione, con particolare attenzione all'assistenza delle popolazioni vulnerabili come profughi, madri e bambini. Nel frattempo la FAO sta aiutando i governi e le comunità dei paesi colpiti dallo tsunami nella pianificazione per il recupero agricolo, ittico e forestale. il ruolo della FAO, oltre all'assistenza diretta, è quello di coordinare, fornire supporto tecnico e suggerire strategie in tutti questi settori. L'IFAD ha mobilitato fondi per garantire la sopravvivenza e stimolare le capacità produttive delle comunità costiere. Questi interventi, anche se separati, sono risultati tra loro complementari, e il campo d'azione della cooperazione, conclusa la fase di emergenza, si sta estendendo al recupero e alla ricostruzione.



Cooperazione PAM/FAO
In Indonesia la FAO cooperano con regolarità per effettuare le Valutazioni sulle colture e l'approvvigionamento di cibo. L'ultimo risale allo scorso marzo. Per il PAM, questa valutazione serve a perfezionare le scelte per l'assistenza alimentare.
Si sta inoltre discutendo la creazione di un Sistema di sorveglianza per il cibo, la sussistenza e la nutrizione, nell'ambito del quale il PAM e la FAO dovrebbero cooperare per fornire basi tecniche ai ministeri della Sanità e dell’Agricoltura indonesiani. il sistema di sorveglianza dovrà monitorare le condizioni sanitarie e alimentari della popolazione per individuare i gruppi ad alto rischio, definire gli interventi appropriati e calcolare l'impatto di questi interventi. Si spera di renderlo operativo a luglio.

PAM

Il Programma alimentare mondiale ha dato un'immediata e massiccia risposta allo tsunami del 26 dicembre nell'oceano indiano. Sono state inviate navi e personale nella regione e un gigantesco ponte aereo ha iniziato a trasportare cibo ai sopravvissuti. Dopo pochi giorni gli elicotteri hanno scaricato senza interruzioni scorte di cibo fornite dal PAM sulla lontana costa occidentale di Sumatra, la zona più pesantemente colpita della regione. entro il 7 gennaio il PAM aveva fornito cibo a 750 000 persone dello Sri Lanka.

L'azione di soccorso ha richiesto una delle più complesse operazioni logistiche nella storia del PAM. In Indonesia, nei tratti dove le strade erano state cancellate, sono stati creati percorsi per i rifornimenti attraverso “magazzini galleggianti” e mezzi da sbarco. Alla fine di gennaio avevano partecipato sei aerei, otto elicotteri e oltre 200 autocarri. un fattore cruciale è stata la massiccia risposta del personale e dei sostenitori del PAM - 328 dei quali sono arrivati da ogni parte del mondo per mettersi al lavoro. Altri 250 sono stati reclutati sul posto. entro la fine di maggio il PAM aveva consegnato aiuti alimentari a 2,24 milioni di persone in tutta la regione.

Attualmente gli interventi riguardano la fase di transizione dal soccorso immediato alla ricostruzione, soprattutto verso le popolazioni vulnerabili. in Sri Lanka e in Indonesia è in corso l'approvvigionamento alimentare per migliaia di scolari e sono iniziati programmi di sostegno a favore di donne in gravidanza e puerpere con i loro figli. Nelle Maldive prosegue l'aiuto alle famiglie prive di ogni mezzo di sussistenza, mentre nelle zone disastrate della Somalia il sostegno alimentare viene fornito in particolare alle donne. L'assistenza del PAM alle zone colpite della Tailandia e del Myanmar sta per concludersi. Al momento di redigere questo rapporto, il PAM aveva fornito cibo a oltre 1,5 milioni di persone nelle aree interessate dallo tsunami, e aveva consegnato oltre 130 000 tonnellate di derrate alimentari.

L'assistenza del PAM continuerà nel 2006 e 2007 nei territori devastati dell'Indonesia e dello Sri Lanka sotto forma di operazioni di soccorso prolungato e di ricostruzione (PRROs). Nello Sri Lanka, il soccorso prolungato interesserà circa un milione di persone e includerà l'assistenza alle madri e ai bambini, l'alimentazione scolastica, i programmi cibo-contro-lavoro e gli aiuti ai gruppi di profughi. In Indonesia, circa 850 000 persone riceveranno razioni alimentari, e altre 1,275 milioni cibo supplementare. i programmi riguarderanno la refezione scolastica, cibo-contro-lavoro, sviluppo delle capacità, progetti per la salute delle madri e dei figli e l'assistenza ai profughi, fino a che non saranno ricostruite le loro abitazioni e ristabilite le condizioni per la sopravvivenza.

FAO


L'organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura si concentra sul ristabilimento di migliori condizioni di vita per chi è stato maggiormente danneggiato dallo tsunami. La FAO sta realizzando un programma di assistenza di 56 milioni di dollari nelle regioni colpite, e altri 25 milioni sono in arrivo.

Più di 70 esperti internazionali e regionali sono intervenuti nei paesi colpiti per la valutazione delle necessità, il coordinamento, la pianificazione e la distribuzione dei primi soccorsi, e l'assistenza nella ricostruzione a lungo termine. In Indonesia, ad esempio, la FAO ha aiutato il ministero dell'Ambiente marino e della pesca e quello dell'Agricoltura a definire le strategie del programma settoriale nelle aree di Aceh e Nias.

Per consentire la ripresa delle fonti di reddito e della produzione alimentare, la FAO ha fornito assistenza diretta sotto forma di attrezzature e di input. i pescatori hanno ricevuto materiali per la riparazione delle imbarcazioni e pezzi di ricambio per motori, reti da pesca e altre forniture. Nello Sri Lanka, ad esempio, la FAO ha contribuito alla riparazione di oltre 4 000 pescherecci e di 1 000 motori marini attraverso una partnership con la Fondazione cey-Nor, cantiere navale dello Stato.

La FAO ha aiutato migliaia di contadini con sementi, attrezzi e mezzi motorizzati per l'agricoltura. Si sta provvedendo alla riparazione delle reti di irrigazione e di drenaggio, alla consegna di apparecchiature e a consulenze per combattere i danni dell'acqua salmastra sui terreni agricoli. Allo scopo di generare reddito e opportunità per un migliore tenore di vita delle comunità, e per ristabilire la produzione alimentare, la FAO sta sostenendo programmi denaro-contro-lavoro per bonificare le risaie ricoperte dai detriti.

Il programma forestale della FAO per la rinascita dopo lo tsunami, inclusa un'indagine sulla richiesta e fornitura di legname per la ricostruzione di case e altre infrastrutture, ha dato risultati positivi coinvolgendo l'azione governativa a protezione della foresta e delle riserve di animali selvatici, e per fronteggiare il pericolo di un aumento del taglio illegale di alberi e del disboscamento.

La FAO sta inoltre sviluppando un programma per favorire a livello distrettuale e locale la pianificazione del territorio allo scopo di individuare alternative per la riabilitazione di tutto il settore forestale e agroforestale, per favorire le difese costiere e le condizioni di vita delle popolazioni locali.

IFAD


La risposta immediata dell'IFAD allo tsunami è stata la mobilitazione di 100milioni di dollari per il recupero dopo l'emergenza nelle zone colpite dell'India, Indonesia, Maldive e Sri Lanka.

A tutt'oggi l'IFAD ha concesso prestiti per 33,6milioni di dollari, con fondi propri e senza interessi, per finanziare i costi del programma post-tsunami. Si stanno cercando donazioni di altri partner finanziari per la copertura totale dei programmi di recupero e di ricostruzione, inclusi 30 milioni di dollari a sostegno di un programma di recupero in Aceh, Indonesia, attualmente in corso. Questo programma, definite in partnership con le comunità colpite, le istituzioni provinciali di Aceh e il ministero dell’Agricoltura, favorirà la ricostruzione entro sei anni di circa 250 villaggi.

In Indonesia l'IFAD ha ampliato il territorio interessato dal Progetto per la produzione di reddito in favore dei contadini poveri e senza terra (fase iii) e ha destinato 3,2 milioni dei fondi stanziati per il progetto al finanziamento per ristabilire condizioni di sopravvivenza nei distretti rurali più danneggiati delle province di Aceh e del nord di Sumatra.

In india, il Programma per un livello di vita sostenibile post-tsunami per le comunità costiere del Tamil Nadu, di 68,7 milioni di dollari, darà aiuti diretti a circa 140 000 famiglie in 200 villaggi costieri colpiti dallo tsunami. L'IFAD fornirà un prestito di 15 milioni di dollari, e altri 38,8 milioni sono stati finora concessi da partner nazionali, inclusi banche, istituti di microfinanza e il Governo.

Nelle Maldive, i 5 milioni di dollari del Programma post-tsunami per la rinascita dell'agricoltura e della pesca saranno impiegati per rendere di nuovo remunerativi i due settori. L'IFAD sta concedendo un prestito iniziale di 2 milioni di dollari e un finanziamento a fondo perduto di 200 000 dollari per il programma, e ha deciso di stanziare un ulteriore prestito di 2,1 milioni di dollari. il programma fornirà, a più di 8 000 pescatori e 20 000 agricoltori, utensili, attrezzature ed equipaggiamento per la ripresa delle attività produttive. Nella capitale Malé sarà costruito un nuovo mercato di prodotti agricoli per creare canali commerciali a favore dei produttori nelle piccole isole.

Sono stati approvati due nuovi programmi per lo Sri Lanka: il Programma post-tsunami di partnership e di sostegno per la sopravvivenza, di 4,7 milioni di dollari, e il Programma post-tsunami per la riabilitazione delle coste e la gestione delle risorse, di 33,5 milioni di dollari. L'IFAD ha approvato una serie di prestiti per i programmi per un totale di 16,6 milioni di dollari, e il Fondo si è impegnato per altri due prestiti di pari importo. il primo programma si prefigge la rapida riabilitazione e lo sviluppo delle infrastrutture essenziali, inclusi alloggi e strutture per le comunità, mentre il secondo è un programma a medio termine di più ampio respiro in favore delle popolazioni costiere.

Il Governo italiano verserà circa 2 milioni di dollari per i programmi in Sri Lanka e nelle Maldive.

L'IFAD ha inoltre utilizzato 7 milioni di dollari della Protezione ambientale globale per ricostruire e conservare l'ecosistema costiero nello Sri Lanka.

Il centro investimenti della FAO ha collaborato con l'IFAD per fronteggiare la catastrofe dello tsunami nelle Maldive e nello Sri Lanka. esperti del centro investimenti hanno definite un Programma post-tsunami per la riabilitazione dell'agricoltura e della pesca nelle Maldive.

Nello Sri Lanka, IFAD e FAO hanno lavorato insieme per lo studio di politiche sulla proprietà terriera, sulle pari opportunità, sul territorio e sulla gestione delle dispute territoriali, che sono servite a definire il Programma post-tsunami di partnership e di sostegno per la sopravvivenza.




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