المعاهدة الدولية بشأن الموارد الوراثية النباتية للأغذية والزراعة

Galan: domani alla Fao un trattato per il futuro dell'agricoltura e della ricerca

Italy 
 The Treaty in the Press
Date: 06/12/2010

Il 7 dicembre si terrà presso la sede dell' Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, Fao, a Roma la "Tavola rotonda ad Alto Livello sull’importanza del Trattato Internazionale sulle Risorse Genetiche Vegetali per l’Alimentazione e l’Agricoltura". Il Trattato è l'unico strumento concordato a livello internazionale che disciplina la conservazione e l'uso sostenibile delle colture agricole e la condivisione dei benefici che derivano dal loro uso al fine di garantire una sicurezza alimentare mondiale di lungo termine. Per raggiungere tale obiettivo è stato creato un sistema globale di scambio di materiale genetico ed un fondo fiduciario internazionale, all'interno di un quadro giuridico vincolante ratificato da 125 Paesi. “Il Trattato Internazionale di cui discuteremo domani presso la sede della FAO è la perfetta sintesi della capacità degli agricoltori e del mondo della ricerca di conservare, promuovere e insieme tutelare la biodiversità.” Così il Ministro Giancarlo Galan annuncia la ‘Tavola rotonda ad Alto Livello sull’importanza del Trattato Internazionale sulle Risorse Genetiche Vegetali per l’Alimentazione e l’Agricoltura’ che si terrà il 7 dicembre dalle ore 9.00 presso la sede della Fao a Roma. Alle ore 11.00 è previsto un incontro con i giornalisti. Il Trattato è l'unico strumento concordato a livello internazionale che disciplina la conservazione e l'uso sostenibile delle colture agricole e la condivisione dei benefici che derivano dal loro uso al fine di garantire una sicurezza alimentare mondiale di lungo termine. Per raggiungere tale obiettivo è stato creato un sistema globale di scambio di materiale genetico ed un fondo fiduciario internazionale, all'interno di un quadro giuridico vincolante ratificato da 125 Paesi. Il Trattato offre in tal modo un sistema unico per garantire la sicurezza alimentare globale ed alleviare la povertà di fronte alle sfide globali quali il cambiamento climatico, l'erosione della biodiversità agricola e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. L'architettura legale del Trattato crea così uno strumento innovativo e unico per affrontare simultaneamente diverse sfide globali, tra cui: la crisi alimentare mondiale, garantendo un gene-pool di specie accessibili a tutti per la coltivazione e per la costituzione di nuove varietà ad alto rendimento ed alta produttività; l'adattamento ai cambiamenti climatici mediante la conservazione e la disponibilità di geni utili a tollerare le mutate condizioni climatiche, mediante lo scambio di questi geni per la costituzione di varietà adatte a resistere o tollerare stress biotici e abiotici; la perdita di biodiversità e la conseguente erosione genetica in agricoltura mediante la conservazione della diversità genetica vegetale nelle aziende agricole e nelle banche genetiche; la riduzione della povertà e lo sviluppo agricolo per i piccoli agricoltori mediante la condivisione dei benefici che derivano dall'utilizzo della diversità genetica che essi stessi hanno conservato nel corso dei millenni; L'attuale crisi alimentare illustra molto bene che l'interdipendenza delle risorse genetiche tra i diversi Paesi aumenterà ulteriormente. Gli effetti del cambiamento climatico sulla produzione agricola, così come i nuovi scenari che prevedono una crescente domanda di prodotti alimentari ed un aumento dei loro prezzi pongono nuove sfide ma anche nuove opportunità per il Trattato. Il ruolo del Trattato è quello di affrontare queste crisi, garantendo la disponibilità delle Risorse Fitogenetiche per l'Alimentazione e l'Agricoltura (RFAA). Il Trattato è attualmente l'unico strumento a livello mondiale, che contempla con successo le tematiche ambientali, agricole, commerciali e di sviluppo, sfide che l’umanità deve e dovrà comunque affrontare. Nella Terza sessione dell'organo direttivo del Trattato, tenutasi a Tunisi dal 1 al 5 giugno 2009, sono state adottate importanti risoluzioni in grado di tracciare i lavori del Segretariato durante il periodo intersessionale 2010-2011. Tra i temi prioritari oggetto di tali risoluzioni ci sono: L'attuazione della strategia di finanziamento del Trattato; Il sistema multilaterale di accesso e condivisione dei benefici. L'organo direttivo ha inoltre ribadito l'importanza fondamentale di un ulteriore rafforzamento della conservazione e dell'uso sostenibile delle RFAA. Durante la stessa seduta dell'organo direttivo il Segretario del Trattato, ha messo in evidenza l'enorme potenziale di questo strumento vincolante in grado di affrontare le sfide future già menzionate. Al fine di esprimere tale potenziale è necessario sensibilizzare e aumentare la conoscenza del Trattato in particolare a livello politico. Alla luce di quanto sopra, il Governo Italiano ha proposto di ospitare, nel 2010, una Tavola Rotonda ad Alto Livello sull'importanza del Trattato Internazionale FAO sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura quale strumento per rafforzare la sicurezza alimentare, ridurre l’erosione dell’agro-biodiversità ed adattare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. In occasione di questa Tavola Rotonda, ministri, rappresentanti delle istituzioni e di gruppi di organizzazioni internazionali valuteranno il ruolo del Trattato per affrontare le sfide globali, con l'obiettivo di rafforzare il suo riconoscimento come uno dei principali strumenti della comunità internazionale. Al fine di "preparare il terreno" alla Tavola Rotonda a d Alto Livello il Governo Italiano ha organizzato un Seminario politico lo scorso dicembre 2009, nel quale i vice-presidenti dell'organo direttivo ed esperti regionali dei diversi Comitati intersessionali del Trattato sono stati invitati ad esprimere, a titolo personale, le loro idee sul ruolo del Trattato nei confronti delle sfide globali. Funzionari governativi ed esperti internazionali provenienti da oltre 30 Paesi di tutte le regioni del mondo hanno ribadito il ruolo cruciale delle RFAA come base per garantire la sicurezza alimentare globale e come risposta al cambiamento climatico attraverso la conservazione e l’uso sostenibile delle specie agricole. Hanno sottolineato le potenzialità del Trattato come uno strumento di politica internazionale in grado di fornire risposte concrete alle sfide globali presentando azioni in grado di rafforzare la collaborazione con le diverse istituzioni internazionali che si occupano di cambiamento climatico, sicurezza alimentare ed agro-biodiversità. Il Seminario politico ha individuato una serie di nuovi percorsi che potrebbero promuovere ulteriormente l'impatto del Trattato in materia di sicurezza alimentare. La sintesi dei risultati del seminario politico contribuirà sicuramente al confronto all’interno della Tavola Rotonda di Alto Livello. In attesa della prossima sessione dell’organo direttivo del Trattato che si terrà in Indonesia nel marzo 2011, la Tavola Rotonda ad Alto Livello rappresenta un “momento politico”, che ci permetterà di discutere l'attuazione del Trattato nel contesto delle tematiche intersettoriali quali la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico, l’agro-biodiversità ed il commercio. Il dibattito sarà focalizzato principalmente sull'importanza della strategia di finanziamento del Trattato e in particolare nei riguardi del suo Fondo di condivisione dei benefici al quale l'Italia, insieme ad altri Paesi, ha già contribuito in modo significativo nel corso del biennio 2008-2009. Tale Fondo, relativo alla ripartizione dei benefici derivanti dall’uso delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, sarà destinato a progetti ad alto impatto indirizzati al cambiamento climatico ed alla sicurezza alimentare. Le parti contraenti del Trattato hanno stabilito l'obiettivo di capitalizzare una significativa raccolta di fondi pari a 116 milioni di $ (USDA) nei prossimi cinque anni (2009-2014). Obiettivo della Tavola Rotonda ad Alto Livello A livello politico: Dimostrare che il Trattato è più di un semplice accordo tecnico che si occupa degli interessi di un particolare settore e che tutte le specie di interesse agrario per l’alimentazione e l’agricoltura sono considerate di forte interesse e non solo quelle elencate nel suo allegato I. Ciò potrebbe essere realizzato, mostrando i collegamenti, sia funzionali (per esempio la sicurezza alimentare o l'adattamento ai cambiamenti climatici) che concettuali (per esempio l'accesso alla conoscenza). Ribadire l'unicità del Fondo di ripartizione dei Benefici del Trattato come un efficace, efficiente e diretto strumento finalizzato ad accelerare gli sforzi a salvaguardia della biodiversità delle specie di interesse agricolo ed alimentare. Il Fondo sarà utilizzato per progetti e conseguenti investimenti supportati anche da competenze scientifiche a livello mondiale. A livello pratico: Sostenere il Segretariato del Trattato e la speciale Task Force istituita per assicurare gli investimenti necessari per la definizione di progetti ad alto impatto nel Fondo di ripartizione dei Benefici. Dimostrare l'utilità e l’armonico sviluppo di risposte tra le diverse Istituzioni e i diversi Organismi internazionali (CDB, FAO, UNDP, l'UNEP, UPOV, WIPO, WTO) e stabilire una piattaforma di organizzazioni per la formazione e l’informazione in grado di porre il Trattato come elemento centrale per il coordinamento di iniziative in materia di conservazione e uso sostenibile delle RFAA.

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