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Marina Rukhaia

“Se penso a quando avevo trent’anni, prima di emigrare, mai avrei potuto immaginare di ottenere tutto questo”.
19/09/2022

Georgia

A 57 anni Marina Rukhaia ha avuto una vita molto più movimentata rispetto ad altri abitanti del suo villaggio di Etseri, nel nord-ovest della Georgia. Oggi gestisce un’azienda lattiero-casearia, oltre a una notevole produzione di miele. Ma la strada che l’ha portata a questo nuovo stile di vita non è stata affatto facile.    

In due occasioni, a seguito di conflitti armati, Marina, il marito e i loro due figli sono fuggiti dalla loro casa e si sono ritrovati a ripartire da zero a Etseri, in una casetta di legno sprovvista di tutto. 

“Ricordo benissimo che non avevamo nemmeno i più elementari oggetti di uso domestico”, racconta Marina, che ha iniziato a lavorare insegnando fisica nella scuola del paese. “Mangiavamo a turno perché non avevamo piatti a sufficienza”.   

Un giorno comprò una mucca e iniziò a produrre formaggio per sfamare la famiglia. Ben presto si rese conto che la domanda di prodotti lattiero-caseari sul mercato era alta e a poco a poco comprò altri bovini. Oggi possiede dieci mucche e insegna ad altre donne della zona come ottenere il massimo dalla produzione lattiero-casearia.   

Marina è l’agricoltrice-capo presso la Scuola sul campo per agricoltori (Farmer Field School - FFS) della zona, dove riceve formazione dagli esperti della FAO per poi trasmettere queste conoscenze a gruppi di donne che imparano e fanno pratica insieme. 

Insegna le migliori pratiche igieniche e produttive e gli standard di sicurezza alimentare, oltre a nuove tecniche di commercializzazione e i diversi aspetti del settore, ad esempio le tecnologie e le norme per l’imballaggio e l’etichettatura.   

Attraverso la rete di 20 Scuole sul campo per agricoltori della sua regione, Marina insegna a oltre 250 donne: sulla piattaforma possono confrontarsi sulle sfide del loro lavoro e gettare le basi per una collaborazione futura. 

La FAO sta aiutando Marina a individuare acquirenti locali e a creare collegamenti con il mercato, mentre UN Women (Nazioni Unite per le Donne) fornisce formazione commerciale per realizzare solidi sistemi di produzione, il tutto finanziato dall’agenzia svizzera DSC (Direzione dello sviluppo e della cooperazione). Oggi Marina ha in programma di produrre formaggio stagionato, da proporre come nuovo formaggio locale nella sua regione. 

Desidera stimolare altre donne a dedicarsi all’agricoltura, a prescindere dalla loro formazione in materia. 

“Penso che le donne debbano sconfiggere le proprie paure e sfruttare al massimo tutte le opportunità”, dice.  “Se penso a quando avevo trent’anni, mai avrei potuto immaginare di ottenere tutto questo”.