Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura

16 Ottobre 2025

Giornata Mondiale dell'Alimentazione

Ebru Baybara Demir

“Quando mi chiedono cosa faccio, rispondo sempre che sono una chef, ma il mio lavoro va molto oltre la semplice cucina”.
25/09/2024

Turchia  

Nel 1999, dopo aver conseguito la laurea in Gestione delle Attività Turistiche, Ebru Baybara Demir è tornata a Mardin, sua città natale nella Turchia sudorientale, vicino al confine con la Siria, con l’obiettivo di attirare turisti nella storica città collinare. In quel periodo Mardin accoglieva meno di 10 000 visitatori all’anno e per le donne le opportunità di lavoro nel settore turistico erano pari a zero.  

Spronata dalla scarsa affluenza di turisti a Mardin, Ebru aprì la sua casa a ospiti paganti, coinvolgendo altre sue parenti a preparare piatti della tradizione locale.  

L’iniziativa ha avuto ottimi riscontri e nel giro di poco tempo Ebru e altre 21 donne hanno ristrutturato una tradizionale villa assira e nel 2001 hanno inaugurato il Cercis Murat Konağı, un ristorante completamente attrezzato. Il ristorante ha avuto un successo immediato e ha stimolato altre donne ad avviare attività simili, consentendo a un'intera generazione di donne del posto di guadagnare in modo indipendente, una notevole svolta culturale nella Turchia sudorientale. 

A Ebru sono stati avviati molti progetti per valorizzare la comunità e incentivare il lavoro femminile. Tra le molte iniziative, spicca il programma sostenuto dalla FAO per la coltivazione del sorgül, antico grano autoctono resistente alla siccità coltivato un tempo in Mesopotamia per essere trasformato in farina. Con il sostegno della FAO, Ebru ha insegnato a molte donne come produrre il sapone di Aleppo, che ha portato alla creazione della prima cooperativa sociale in Turchia e che vende i prodotti di 170 agricoltori. L’anno scorso la cooperativa, che sostiene l’occupazione a livello territoriale, ha aperto un ristorante a zero sprechi che offre inoltre corsi di formazione in gastronomia. 

In seguito ai devastanti terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria all’inizio del 2023, Ebru ha istituito la Gönül Mutfağı, un’ambiziosa versione di mensa per i poveri che ha distribuito milioni di pasti con l’aiuto di oltre 4.000 volontari. Ebru descrive questa iniziativa come “un simbolo del potere terapeutico e coinvolgente della gastronomia”.  

“Quando mi chiedono cosa faccio, rispondo sempre che sono una chef, ma il mio lavoro va molto oltre la semplice cucina”. Nelle prime fasi della persistente crisi dei rifugiati siriani, per esempio, ha ricevuto finanziamenti dalle Nazioni Unite per avviare una cooperativa di sviluppo agricolo - formando concittadini e rifugiati in tecniche culinarie e agricole.  

I programmi di Ebru continuano ad ampliarsi: a causa del ridotto numero di lavoratori stagionali nella sua regione dopo il terremoto, per esempio, ha lanciato un progetto che ha coinvolto migliaia di volontari nella raccolta degli agrumi rimasti sui rami dei frutteti. Prendendo spunto dal suo progetto di gestione dei rifiuti biodegradabili, con l'aiuto dei volontari ha compostato la frutta e distribuito gratis il prezioso fertilizzante agli agricoltori della regione. 

Nel 2023, Ebru ha vinto il Basque Culinary World Prize, spesso definito il “Premio Nobel della gastronomia”, per le sue iniziative di trasformazione al di fuori della cucina professionale. Il premio è rivolto agli chef che contribuiscono all’innovazione, alla formazione, alla sostenibilità ambientale e alla crescita economica e sociale. Con i soldi del premio, aprirà un nuovo ristorante all’interno della cooperativa, dove le ricette e i sapori locali delizieranno gli ospiti, garantendo il futuro di Gönül Mutfağı. 

Ebru Baybara-Demir è una visionaria che utilizza il cibo per promuovere il cambiamento sociale ed emancipare le comunità. Il suo motto “il cibo è uno strumento di cambiamento” si evince nei suoi tanti progetti, che non solo soddisfano le esigenze immediate, ma creano anche opportunità sostenibili per il futuro.