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Il dialogo sulle questioni commerciali


A livello internazionale molte società si sentono minacciate da una forma particolare di dialogo tra culture: il commercio globale. Gli attuali negoziati commerciali non possono in effetti essere considerati dialoghi tra pari. Gli agricoltori poveri non possono competere in un mercato internazionale se le loro merci non penetrano nei mercati dei paesi ricchi; al tempo stesso, i prodotti agricoli coltivati nei paesi industrializzati grazie ai sussidi statali vengono venduti al costo di produzione o a prezzi persino inferiori nei paesi poveri. Molti paesi in via di sviluppo che desiderano produrre per l’esportazione non potranno sfruttare appieno le proprie potenzialità se il dialogo tra nazioni non metterà in atto un sistema commerciale più equo.

Il termine "globalizzazione" riguarda la moderna, sempre crescente mobilità di beni, servizi, manodopera, informazioni, tecnologie e capitali in tutto il pianeta. Il suo impatto sulle culture (sui sistemi alimentari, sulla dieta e persino sulla vendita al dettaglio dei prodotti alimentari) è profondo.

Un mondo sempre più integrato e urbanizzato e il miglioramento dei trasporti stimolano una sempre maggiore concentrazione della proprietà nell’industria alimentare. Per esempio, le 30 più grandi catene di supermercati gestiscono attualmente circa un terzo delle vendite di prodotti alimentari in tutto il mondo. Molte catene di supermercati nazionali tendono a firmare contratti con un numero limitato di fornitori. Gli intermediari dell’industria alimentare internazionale vogliono una gamma limitata di prodotti agricoli, adatti ad essere trasportati su lunghe distanze e ad essere conservati per periodi di tempo più lunghi. Gli agricoltori di piccola scala rischiano di rimanere esclusi da questo mercato globalizzato.

La globalizzazione continua ad influenzare la dieta globale, che diventa sempre più uniformata e fa sempre più affidamento su un numero ristretto di cereali di base come frumento e riso, nonché sull’accresciuto consumo di carne, prodotti lattiero-caseari, olio da tavola, sale e zucchero, con una conseguente riduzione delle fibre alimentari. Il nuovo stile di vita urbano si riflette nell’aumento del consumo di cibi da strada e di alimenti prodotti da marchi famosi.

FAO/18224/J. Villamora

Emerge quindi con evidenza la necessità di un dialogo tra culture più serrato, grazie al quale sia possibile tamponare gli effetti negativi della globalizzazione.

Le terrazze di riso degli Ifugao: un modello di sistema di agricoltura olistica

Quando piove, nella regione delle risaie della provincia Ifugao, nelle Filippine, l’acqua piovana viene convogliata in un sistema agricolo ingegnoso, ideato 2 000 anni fa. Le foreste gestite dalle comunità locali, in cima alle erte colline, rappresentano per la popolazione una fonte di cibo, medicinali, legna da ardere e legname da costruzione o da intaglio. Essendo gestite in maniera sostenibile, le colline assorbono l’acqua piovana e la convogliano nelle terrazze di riso costruite lungo i fianchi delle colline stesse. Le terrazze diventano quindi un mezzo per controllare l’acqua che, altrimenti, provocherebbe gravi inondazioni e fenomeni di erosione. Le risaie fungono da filtro dell’acqua piovana e forniscono acqua potabile alle comunità stanziate nelle valli sottostanti.

Questo sistema si fonda sulla cosiddetta tecnologia dei "bioritmi", secondo cui le attività sociali, culturali ed economiche nonché i periodi di raccolta del riso, la stagione della produzione vinicola e i rituali religiosi si armonizzano con i ritmi del clima (con le piogge, la temperatura e l’umidità relativa) e con l’idrologia. Ma la cultura degli Ifugao non è cristallizzata nel passato. Gli Ifugao, avendo necessità di produrre maggior reddito, hanno adibito alcune zone boschive alla coltivazione di colture altamente redditizie, come le banane, il caffè e gli agrumi: una decisione saggia, che non compromette lo straordinario sistema idraulico della regione.

Cosa possono apprendere le altre culture da un dialogo con gli Ifugao? La classe politica responsabile del settore agricolo può usare le tecnologie, la cultura e le tradizioni di questa popolazione come punti di riferimento nella formulazione delle politiche. Il sistema ideato dagli Ifugao può essere di esempio e d’ispirazione per un modello di agricoltura sostenibile nel resto delle Filippine e nel mondo.

Il programma della FAO intitolato "Sistemi ingegnosi di importanza mondiale relativi al patrimonio agricolo" collabora con gli Ifugao per aiutarli a conservare e a promuovere il loro sistema agricolo. Il programma mira a creare la base per il riconoscimento, la conservazione e la gestione sostenibile a livello mondiale di questi sistemi nonché dei paesaggi, della biodiversità, degli insiemi di conoscenze e delle culture a questi associati, a partire da una serie di progetti pilota avviati in circa 10 sistemi relativi al patrimonio agricolo nel mondo.

Centri di diversità di piante coltivate selezionate e di origine degli animali domestici


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