La FAO e l’Italia

Vertice Civil 7: il Direttore Generale fa appello a una più stretta collaborazione con la società civile per contrastare discriminazione e disuguaglianze

15/05/2024

Roma - Lavorare a stretto contatto con la società civile è fondamentale per sostenere i diritti delle popolazioni rurali, promuovere le pari opportunità e contrastare le discriminazioni, ha dichiarato il Direttore Generale della FAO QU Dongyu intervenendo al Vertice Internazionale del Civil7 (C7)

L’evento si è svolto il 14 e 15 maggio presso la sede della FAO a Roma ed è stato organizzato e coordinato dalla Coalizione Italiana contro la Povertà (GCAP), che quest’anno presiede il C7. Nel 2024 l’Italia ha assunto la Presidenza del G7, di cui il C7 è uno dei gruppi di impegno ufficiali per dar voce alla società civile internazionale. 

La pace è un prerequisito per la sicurezza alimentare e l’alimentazione è un diritto umano fondamentale, ha affermato il Direttore Generale sollecitando tutti i soggetti interessati e i partner a elaborare un approccio più inclusivo per la trasformazione dei sistemi agroalimentari mondiali con la collaborazione di governi, comunità internazionale, settore privato e società civile affinché il cibo sia più disponibile, accessibile e alla portata di tutti.  A tal fine, ha invitato ad aderire all’iniziativa “Mano nella mano” della FAO, basata su dati concreti e gestita dai singoli Stati membri, per accelerare la trasformazione agricola con l’obiettivo di sconfiggere la povertà, porre fine alla fame e alla malnutrizione e ridurre le disuguaglianze. 

“Anche il ruolo della società civile è molto importante nel promuovere l’innovazione a favore dell’inclusione sociale", ha proseguito il Direttore Generale. 

Nel suo intervento ha portato come esempio il Brasile e l’India: in Brasile le organizzazioni della società civile della regione semi-arida del paese hanno elaborato un approccio per promuovere l’accesso decentralizzato alle risorse idriche, con particolare attenzione alla raccolta dell’acqua piovana. L’iniziativa ha visto la partecipazione di un milione di agricoltori, che hanno realizzato cisterne per immagazzinare l’acqua piovana incrementando le capacità di produzione agricola in condizioni di semi-aridità: nel giro di poco tempo è diventata un programma pubblico che ha coinvolto milioni di famiglie rurali. Analogamente, la società civile in India ha elaborato l’approccio dei gruppi di auto-aiuto: famiglie rurali povere si sono costituite in associazioni per il risparmio e il credito, che hanno avuto risonanza a livello nazionale grazie alla politica pubblica a sostegno dell’iniziativa. 

Il C7 collabora con il G7 su questioni importanti come la promozione della crescita economica e sociale, del benessere per tutti, garantendo - tra gli altri - l’accesso all’alimentazione corretta, la parità di genere e la tutela dell’ambiente. Queste priorità sono alla base del mandato della FAO, ha sottolineato Qu. 

Il Direttore Generale ha ribadito l’impegno della FAO: continuare a collaborare a stretto contatto con la società civile in maniera efficiente, efficace e coerente per raggiungere i quattro pilastri di miglioramento: una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore, senza lasciare nessuno indietro. 

Tra i partecipanti figurano: il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intervenuto in videochiamata; Lisa Clark, Vicepresidente di Beati i costruttori di pace - Rete Italiana Pace e Disarmo; Sean Conner, Direttore esecutivo dell’International Peace Bureau (IPB); Baroness Dayon Ako-Adounvo, membro del Consiglio dell’International Peace Bureau e della Rete IPB in Africa; Riccardo Moro, Presidente del C7. Per conto di Antonio Tajani, Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stato letto un messaggio speciale rivolto al C7.